Zia Jane era la favorita di tutti i bambini. Il suo atteggiamento con loro era così giocoso, e le sue lunghe ed elaborate storie così deliziose! Venivano riprese di volta in volta, e naturalmente richieste a gran voce in ogni occasione possibile e impossibile!
Nice to meet you Miss Jane.
Ti conosco, o così almeno credevo, attraverso la tua penna sublime, ironicamente sferzante e implacabile costruendomi un’idea di te completamente diversa da quella che traspare dalle parole delle tue nipoti Caroline e Jane.
Abbiamo trascorso una piacevolissima ora in metro e poi sorseggiando tè a Chawton nel tuo cottage, tra lussureggianti frutteti e siepi e nel salotto sobrio, ma tremendamente accogliente proprio come te.
Non genio e sregolatezza o che si isola dalla realtà durante la scrittura, ma profondamente radicata nel qui e ora, nel lì e nell’allora.
Dedita alla Cura degli altri, dei poveri in primis, amante e amata smisuratamente dai bambini, un fiorellino allegro, dolce e fiero nello stesso tempo, dai toni fermi, ma pacati, mai sopra le righe, innamorata delle Piccole Grandi cose di ogni giorno.
Ho avuto la sensazione che i tuoi brillanti occhi color nocciola mi abbiano osservato per tutto il tempo con perspicacia e delicatezza.
La stessa che hai riservato alle tue nipoti, prendendole per mano senza mai essere asfissiante, presenza leggera, ma così palpabile da ricordarmi mia zia che non c’è più ormai da diciassette anni.
Una vera lady, elegante e misurata.
Sono debitrice alla Galaad edizioni per aver scoperto la Te stessa più autentica, che ringrazio per la copia e per diffondere gioielli poco valorizzati dalla massa.
Continuate così ragazzi, non vi fermate mai!
