Vivere a Roma da sedici anni, per giunta figlia per metà di questa città, e non conoscere tesori preziosi come il Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese…
Ospitato nei locali dell’antica Aranciera, riqualificata negli anni duemila come edificio culturale, recuperando alcuni ambienti occultati da tempo, è stato intitolato al suddetto imprenditore italoamericano con la passione per il collezionismo.
Frutto di un’intensa e assidua amicizia con diversi artisti tra i più brillanti del Novecento come Warhol e De Chirico, di cui al primo piano del museo riposano in mostra permanente alcune delle opere più rappresentative.
Piacevolissima sorpresa invece al piano terra, dedicato a esposizioni temporanee: un giardino zoologico incantato su grandi tele di legno in pendant con il vicino Bioparco.
Ottanta opere a grandezza naturale in pittura ibrida di Manuel Felisi: dal topo al rinoceronte, dalla rana alla giraffa passando per il cavallo, il pinguino, il pavone e così via.
Una sorta di bestiario virtuale per ricordarci l’importanza di ogni essere vivente.
Che Imperdonabile mancanza, ma per fortuna esistono le domeniche gratuite e ringrazio tra i miei pochi pregi la curiositas e l’animo fanciullesco che mi spingono sempre a voler viaggiare fuori e dentro di me.
Grazie anche a Mister Bilotti, mecenate di una specie ormai in via di estinzione!