ORECCHIE DI FARFALLA / LUISA AGUILAR E ANDRÈ NEVES (Kalandraka, 2008)

A tutte le vite che splendono di difetti

Di quei libri che sono un’epifania e che rimpiangi di non aver letto al momento giusto!

Purtroppo durante gli anni delle medie, i riflettori non erano certo puntati come oggi sulle anime più sensibili e fragili, anzi alcuni insegnanti, pensando di agire in buona fede, le tartassavano nell’ottica del superamento del cosiddetto difetto, esasperandolo e offrendo così la preda alla mercé del branco.

Solo perché timida, silenziosa, goffa, ingenua e quel che è peggio presunta cocca della prof. di matematica.

Cara Mara, quanto avrei voluto possedere la tua tranquillità e quel guizzo di sagace ironia con cui hai schivato l’uno dopo l’altro i morsi dei tuoi compagni lupi.

Mara ha i calzini bucati – No ho solo un dito curioso!

Mara ha scarpe vecchie – No hanno viaggiato tanto!

Mara ha i capelli da spinacio – No sono un prato appena falciato!

Mara si è vestita con una tovaglia – No ho un vestito per giocare a scacchi e a dama!

E così via! Standing ovation Mara, bravissima chissene importa!

 Tu sei un fiore raro, luminoso nella ricchezza di cui sei portatrice, come le illustrazioni che si dipanano lungo il tuo racconto, radiose di una bellezza non canonica, quella della fantasia.

Grazie a lei e al tuo saper cogliere il lato positivo nelle tue ‘mancanze’, hai sbaragliato i lupi dentro e fuori di te, che peraltro se il mondo non cadesse a pezzi, sarebbero dei grandi sadici maleducati prepotenti.

Ti ringrazio Mara, sei diventata una delle mie eroine, dotata di superpoteri ignoti ai più, ma che spero possano arrivare dritte al cuore di tanti adulti e bambini che si sentono inadeguati, sbagliati, esclusi, diversi, ultimi.

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