A quelle Anime, grandi e piccine, cadute, rotte, ricucite ma sopravvissute
Di quei libri che nel silenzio fanno un gran rumore.
Un baccano assordante in grado di fracassarci a ogni pagina.
Sì pagine concise, incalzanti e dolorose in prosa e in poesia che scarnificano, restituendo bambini che vedono la propria mamma perdere i sensi mentre stanno giocando, che chiedono attenzione divorando qualsiasi cibo che gli capiti a tiro perché chi dovrebbe proteggere è completamente schiavo del lavoro.
Bambini vessati dalla violenza domestica, dalle menomazioni fisiche, da genitori frustrati dallo scorrere del tempo, dall’ansia di perfezione, dall’ossessione religiosa.
E quelle anime tanto fragili quanto ali di farfalla stanno lì, attonite e trincerate in silenzio, in balia di una vita che li sballotta sconquassandoli tra padri distratti, madri in frantumi e nonne urlanti.
Ma loro hanno la pelle dura e un Angelo che veglia su di loro, mentre si affaticano per ricomporsi, camaleonti di una sofferenza tremendamente ingiusta, ma che diventa la loro cifra per non dare fastidio.
Da ognuno di loro trasborda una forza superiore che buca lo spazio libro: la Speranza che non si sgretolino, ma che volino dalle pagine per scuotere e risvegliare le coscienze, come le illustrazioni che li prendono per mano.
Ed è ciò che dovremmo fare sempre noi adulti ricordando che:
–I bambini si rompono facilmente
Si rialzano ma solo per non darti pensiero.
Sembra che vada tutto bene ma non è vero
Si rompono se non alzi la testa, se non ridi mai.
Si rompono molto prima di volare dalle finestre giù per le scale.
Si rompono per molto meno se il loro letto cambia di continuo.
Se bari, se li vuoi comprare
Se mangiano troppo spesso da soli, se non c’è una porta tra dentro e fuori.
Se non ti ricordi nemmeno questa volta. –
I bambini sono maestri di un mistero, fermiamoci a osservarlo.
I bambini sono maestri di un grido appena sussurrato, fermiamoci ad ascoltarlo.
