C’era una volta e c’è ancora

Il mio viaggio è iniziato proprio in questo modo, nel solco della tradizione di una qualsiasi fiaba italiana, per celebrare e riscoprire in vesti inedite e non quello che per me rappresenta lo scrittore novecentesco che più amo: Italo Calvino.

Il Favoloso Calvino: artista eclettico tanto nella vita quanto nella produzione, la sua favola vera si dipana nelle sale delle Scuderie del Quirinale attraverso immagini, botanica, paesaggi dell’Anima e di città sempre più invisibili, sculture, illustrazioni, ritratti, disegni, prime edizioni, ex libris, manoscritti, canzoni, cinema, politica, fotografie.

C’era una volta, invece, è Qui e Ora, fortemente radicato nel suo e nel nostro tempo per regalarci un sogno di Libertà.

Per pungolare la nostra fantasia, sbaragliando i limiti spazio-temporali e le correnti gravitazionali, facendoci librare in volo e balzare di là da ciò che è in superficie, per cogliere l’essenza stessa dell’Esistenza.

E così Vale, per un paio di orette, visse davvero rapita, estatica, felice e contenta.

Grazie Electa Editore, grazie Scuderie, e ancora una volta grazie Immenso Italo.

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