Two is megl che one: quando i grandi tornano a essere bambini.
Due befane al prezzo di una: eh sì anche questo vuol dire essere bibliotecari, del resto è un ‘duro’ lavoro, ma qualcuno deve pur svolgerlo…
Saper vestire i panni degli altri, tornare bambini, divertirsi anche se si è quasi afoni, come nel mio caso e gracchiare leggendo, mentre i piccoli ridono a crepapelle.
Fregarsene ed esultare della propria goffaggine, anzi sentirsi dire che ci si potrebbe dare al teatro – sì in un’altra vita magari – abbattendo qualsiasi barriera di età, ordine e grado.
Non più utenti da un lato e cosiddetti depositari del sapere dall’altro, ma tutti uniti come portatori sani di Autentica Bellezza.
Perché anche se non sa ancora leggere, qualsiasi bambino capta la magia che si sprigiona dal ponte libro e la diffonde in ogni dove, in un abbraccio capace di avvolgere anche i Gargamella o le Malefiche della situazione.
Perché quando un bambino legge, tutte le stelle dell’universo si fermano a guardarlo.
Un bambino che legge, infatti, regala nuove speranze al mondo, trasformando la realtà in sogno e i sogni in realtà.
Quando un bambino legge la fantasia si innamora dell’infinito, i grandi tornano bambini diventando tutti opere d’arte.
Grazie a Leggi bene Babbo Natale, alle Scarpe della Befana e alla Befana vestita da sposa, per aver trasferito sulla terra presso la Sala del Refettorio della Casa delle Culture e della Musica di Velletri che ospita la mia biblioteca, il Paese delle Meraviglie.
Grazie a Marila, scenografa senza uguali, mia spalla istrionica e mancata attrice – l’interpretazione della Befana Sposa da Oscar-, che da otto anni a questa parte condivide con me questo lavoro favoloso che per noi è una missione e vocazione.
Grazie a Leonardo, il nostro insostituibile direttore, per il quotidiano esempio, l’immensa fiducia, i preziosissimi insegnamenti, l’infinita pazienza e per avermi magistralmente sostituito nel ruolo di Babbo Natale.
Leggere Insieme è sinonimo di Famiglia e tutto è bene quel che finisce bene…
