Victoria – Bella/ Victoria – Bellissima, questo è il problema…
Di quei libri ‘irrisolti’, che ti trivellano di domande durante la lettura, capaci di tenerti incollato a sedia, letto, divano che dir si voglia, per scoprire la verità, carpirne l’essenza.
Ma se ce ne fosse più di una? Chi è veramente Bella-Victoria?
La giovane avvenente suicida, vittima del patriarcato, riportata in vita dagli esperimenti del Dottor Godwin Baxter, altrimenti detto God, con il cervello della figlioletta morta?
Dotata per questo di un animo puro e fanciullesco che, pur subendo una maturazione, la spinge ad agire secondo la meraviglia dei bambini, preda di un’intelligenza fuori dal comune e da un marcato desiderio sessuale che vive con estrema naturalezza, in barba a stereotipi e convenzioni sociali?
Oppure Victoria, donna maltrattata da uomini avidi ed egoisti, colta e manierata, salvata dal deus ex machina Dottor Godwin – God, nome parlante, Baxter, pragmatica, risoluta, dissacrante paladina dei più deboli che smantella tutti i tasselli del cosiddetto manoscritto ritrovato di manzoniana memoria, motore primo dell’azione e parodia del romanzo gotico?
E chi sono in realtà le povere creature? Bella – Victoria, Godwin – God, l’autore del manoscritto o addirittura tutti loro?
Credo che un domani rileggerò il libro, ma sono sicura di rimanere a bocca asciutta.
E’ proprio nel costante dubbio che risiede la forza dirompente dell’intreccio.
Una scrittura peraltro molto scorrevole, intrisa di più piani narrativi e scenici che si amalgamano alla perfezione senza ingolfarsi, dove è vero tutto e il suo contrario.
Del resto ogni essere umano è un universo polimorfo.
Avete sentito parlare di questo romanzo riportato alla luce dopo un ventennio da Safarà? O piuttosto avete visto il film che ne è stato tratto?
Ringrazio la mia Amica Emanuela Libripirina, vero talent scout libresco che ha scovato questo tesoro e avermi proposto una lettura condivisa.
Perché è bello leggere Insieme!
