Quando tutto è troppo grande, torna lì dove riesci a far volare il cuore.
Lì dove le foglie sono farfalle sopite pronte a danzare al ritmo del vento.
Fermarsi a respirare, senza fretta, senza affanno, senza scintille, senza doveri se non quello di essere se stessi.
L’autunno è un po’ così – giunge puntuale a sconquassarmi di luce soffusa e a ubriacarmi di sferzate di amaranto.
Ricordandomi che in ogni attimo si può rinascere purché si abbia il coraggio di arrestarsi, stare in silenzio e ascoltarsi…
Perché da queste profonde ferite usciranno farfalle libere, come da anni continua a ricordarmi Alda l’Immensa.
Vi abbraccio…