Ogni volta che voglio lascio entrare il cielo. Non sono nel posto in cui trovo il mio corpo, sono lo spazio.
Mi sento pura. Perché uscire da queste pagine? Da queste mura? Posso decidere di stare da sola.
Mi farei compagnia più di ogni altra creatura
Magnetismo: questa è la definizione di cui è intrisa la nuova fatica letteraria di Liuba Gabriele, per me un’assoluta certezza in materia di graphic novel.
A partire dalla copertina: in primo piano folgora la vista Emily Dickinson, l’anima che esplode dalle pagine che attraverso il disegno ne celebrano le mille e una sfumature.
Come luminosi frammenti di cristallo in frantumi, la vita di Emily si dipana nelle varie frasi attraverso un magico e sapiente gioco di colori e linee curve a contrasto, spesso chiaroscurali.
Pastello e cera, dominati dal viola nei momenti più cupi, dal verde e dall’azzurro negli attimi immersivi nella natura o epifanici in cui scopre la propria vocazione poetica.
Novella Esiodo al femminile, la decima Musa, ritratta quasi sempre vestita di bianco, tinta che ne esalta l’incarnato, gli occhi accesi, accecanti, ‘due mandorle brillanti’ ,e la tanto deprecata chioma rossa.
Lei che combatte fin da ragazzina per affermare l’identità di Persona, non banalmente di Donna: temeraria, sprezzante di regole e ruoli precostituiti, caparbia nel perseguire i suoi sogni fino a isolarsi dal Mondo per colmatta della soffitta’, che ha reso la Diversità il suo vessillo e l’eccezionale genialità la chiave di lettura.
Essenziale e potente, commistione perfetta di parole e immagini, natura ed edilizia, minuziosa ricerca del dettaglio nei paesaggi e negli ambienti domestici in pendant con la psiche di Emily e brevità lapidaria nel fluire del monologo interiore.
Assolutamente un pezzo da collezione, faccia di una stessa medaglia con il precedente Virginia Woolf.
Inchino a Liuba e alla sua Arte indiscussa! Chapeau!
