Buonasera a tutti, Librincantevoli e non.
Vi è mancata la nostra rubrica?
Ci siamo prese un po’ di tempo perché i cari amici miniatori and companies hanno avuto bisogno di rifornire il proprio atelier per preparare le nuance di cui vi parliamo oggi.
Sul tavolo dei nostri sfilano nell’ordine i modelli ‘GIALLO’, ‘VERDE’, ‘BIANCO’ e NERO’.
Ed ecco a voi messer Giallo in due versioni: quello ricavato dall’ocra, terra rossa nota già dalla Preistoria, poco costoso, e il ‘Principe’ Zafferano’, raro e per questo più dispendioso.
Adesso è il turno di Mister Verde di cui si conoscono ben quattro varietà: quello ottenuto dal minerale noto come terra verde, quello dalla malachite dell’Isola d’Elba, utilizzato nei secoli dei secoli, il verde intenso figlio di una miscela shakerata di zafferano con l’azzurrite, altro minerale e, infine, una tonalità più pallida, nota come vergault, ottenuta mixando indaco e ocra o zafferano.
E ora sfila il Signor Bianco, usato anche per schiarire i differenti pigmenti, che nasce dalle polveri di gesso e bianco di piombo, detto biacca, minerale introdotto dai Greci e sovrano fino agli albori del XX secolo.
Per ottenere un tono più freddo i miniatori mescolano l’albume d’uovo con il gesso, mentre per dare più intensità ricorrono alla biacca.
The last but not the least, monsieur Nero, derivato dall’inchiostro ferro-gallico, il nerofumo o il nero di vite, procacciato dal carbon fossile o da tralci.
Combinando insieme le diverse nuance, nasce la magia che è sopravvissuta agli oceani del tempo e che rende i nostri manoscritti delle vere opere d’arte.
Se aveste a disposizione manoscritti e miniatori, quali tonalità scegliereste a questo punto per il vostro best seller?
To be continued…
Vale&Sara
