L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA. IL GRAPHIC NOVEL/GABRIEL GARCĺA MÁRQUEZ; UGO BERTOTTI (Mondadori, 2021)

Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano

Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili

Mi capita di frequente, cari Librincantevoli, di associare versi di canzoni ai libri o piuttosto di immaginare di ascoltare quel motivetto ad hoc per la lettura in corso.

E’ esattamente ciò che è successo tra Amici mai di Antonello Venditi e il graphic novel dell’Amore ai tempi del colera adattato da Ugo Bertotti.

Sostanzialmente fedele all’intreccio che racconta l’Amore di Florentino Ariza per Fermina Daza, la giovane più charmante del Caribe, durato cinquantatre anni, sette mesi e ventun giorni con le loro notti, nonostante il suo Gran rifiuto, separazioni e contrasti vari.

Un Amore dapprima platonico, assolutamente romantico, come lo avrebbe definito la me adolescente che ha letto il romanzo, ma che rasenta a tratti la follia, per nulla convenzionale, fusione perfetta infine di Eros, Filìa e Agàpe.

Il tutto qui sublimato dal colore, il dominatore assoluto della storia, alter ego dei moti dell’Anima dei protagonisti, correlativo oggettivo tra fantasia e realtà, coscienza e inconscio, verità e menzogna, plausibile e inverosimile.

Sì l’ocra del Caribe, il verde delle palme, il rosso, il blu e il viola, in assolo o in coro, inondano ogni pagina, suddivisa in tre quadri che scorrono davanti agli occhi come la pellicola di un film traboccante di sentimenti e paesaggi.

Il fiume silenzioso che culla il battello che fa da contraltare al ricongiungimento di Florentino e Fermina o i lussureggianti giardini in cui mormorano fontane, crocevia d’incontri e intrighi.

Solo in un frangente l’arcobaleno rutilante è interrotto da ‘diapositive in bianco e nero’, grigio chiaroscurale di un lutto che innesca la vicenda.

I personaggi, tuttavia, svettano sempre vividi, bucando lo spazio pagina grazie al tratto estremamente perspicace, chiaro ed elegante di Ugo Bertotti.

Io credo fermamente che se Gabriel fosse ancora vivo, stringerebbe la mano al nostro fumettista per aver reso giustizia alla poetica di fondo del romanzo.

Buona lettura a tutti!

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