E tu tesoro che vuoi fare da grande? – Sarò un topo di biblioteca
Cari Librincantevoli, quella di Orazio il dolcissimo e determinato topino potrebbe essere benissimo la mia storia!
Proprio come la me più giovincella, Orazio legge ovunque, perfino quando si lava i denti e pulisce le orecchie e nelle più disparate posizioni – pancia in giù, gambe all’aria, in bici!
L a lettura è il primo pensiero il mattino quando si sveglia e l’ultimo desiderio che la notte lo culla.
Come per eme legger equivale a respirare, mangiare, bere perché attraversa paesaggi, personaggi, luoghi, oggetti e colori.
Percepisce un’infinità di suoni, musiche e voci sconosciute e soprattutto, come lo capisco, a ogni pagina il battito del suo cuoricino accelera.
Finché un brutto giorno i suoi genitori – differenza sostanziale con i miei per fortuna – sequestrano tutti i libri perché, orrore, leggere è un virus!
Non lo sapete? Il LEGGIVIRUS che rende stupidi, cechi e sordi e ai cui tamponi io sarei perennemente positiva! Mon Dieu!
Come finirà questa storia? Orazio riuscirà a realizzare il suo sogno?
Leggete questo splendido albo dalle immagini avvolgenti, carezzevoli e così evocative che quasi annientano il maiuscoletto.
Per tutti i lettori e anche i refrattari.
Un inno alla libertà di scelta, ai sognatori, a chi non si arrende e combatte per ciò in cui crede perché è per questo che ci si alza nel grigio di certe giornate, come diceva sempre la mia nonnina.
Evviva la lettura, evviva i sogni!