OLTRE L’APPARENZA / EUGENIO DIBENNARDO (Armando Curcio Editore, 2020)

Sei la fine di ogni limite che superi, sei tutti i limiti che superi… Negramaro

Venerdì 27 maggio abbiamo presentato in biblioteca Oltre l’apparenza, romanzo d’esordio di Eugenio Dibennardo, dirigente scolastico dell’I.I.S.S. Cesare Battisti di Velletri (Rm), edito da Curcio.

Il protagonista Gabriele, giovane tredicenne proveniente da una famiglia benestante dedita agli ideali di democrazia, giustizia sociale e pace, trova per caso nello scantinato una valigia, piena di vecchie foto, ritagli di giornale e indumenti di vario genere della mamma e del papà, per quella che sembrerebbe una partenza improvvisa.

La valigia diventa il filo rosso della storia, tanto che mentre leggevo, mi sono chiesta come la imbastirei io se dovessi partire all’improvviso e per i motivi più disparati.

Sono rimasta molto turbata, esattamente come Gabriele.
La valigia è una metafora, edificio del ricordo, per dirla con il mio amato Proust, o della vita stessa e molto altro…

In quest’occasione per me ha rappresentato una catarsi: sì l’affrancamento dalla paura degli occhi puntati addosso mentre modero, rivolgo domande davanti a un consesso di adulti, addentro alla materia e non.

Mi è capitato di tenere lezioni seminariali all’università, ma per (s) fortuna le mie materie si rivolgono a pochi ‘malcapitati’ o ‘eletti’, scegliete voi.

Mi ha molto tranquillizzato leggere un brano del romanzo, la presenza del mio fantastico direttore e della sodale istrionica Marila, alias Ciccio il Molliccio&friends, e l’interazione con Eugenio, l’autore.

Personalità empatica, sensibile come pochi, culturalmente eclettico e lungimirante.

Alla mia domanda se l’ansia, altro cult del romanzo, sia secondo lui condizione caratterizzante degli adolescenti di oggi, mi ha risposto non da uno scranno, ma da padre, Insegnante degno di tale titolo e educatore tanto che si è battuto come un leone per riempire la sua scuola di queste figure così fondamentali.

Plauso alla mia prima volta, al mio lavoro che mi permette di esplorare infiniti mondi e lati inesplorati di me.

Grazie…

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