Mi trovai, fanciulle, un bel mattino
di mezzo maggio in un verde giardino
Poliziano mi offre il destro per parlare di Andare per orti botanici, guida tra i musei a cielo aperto della penisola.
Sfogliando le pagine, ho sognato ad occhi aperti una tre giorni – il tempo della lettura – da nord a sud, a partire da Padova, sede del più antico giardino botanico d’Italia, fino a Palermo.
Lo scorso anno ho visitato quello di Roma, ammirando la fioritura degli hanami del giardino giapponese, peculiarità dell’hortus romano.
Tra storia, mecenatismo, leggende, misteri, curiosità, rarità, foto in bianco e nero – unica pecca a mio avviso – percorsi tematici e non solo, vi sembrerà di camminare in una galleria d’arte botanica en plein air.
Passeggiare con poeti e fantasmi – proprio così- scovare tesori nascosti e ricette segretissime, farsi ammaliare dai colori, dalle forme e dai profumi delle piante.
Pepite verdi nelle nostre città e baluardo della biodiversità.
Una sorta di grembo materno che celebra con la fioritura la simbiosi uomo-natura, evocando i concetti di nascita e protezione.
Per ritrovare l’Italia e se stessi.