NOVECENTO / ALESSANDRO BARICCO (Feltrinelli, 2012)

Il mondo, magari, non l’aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l’anima.

Quando qualche anno fa ho comprato Novecento in libreria ammetto che ero un po’ prevenuta perché avevo letto Oceano mare con cui non è stato amore a prima vista… Sono stata spinta dalla curiosità che aveva suscitato in me il film estratto dal romanzo, La leggenda del pianista sull’oceano,e dallo spessore del libro… Appena 62 pagine… Che sarà mai, coraggio Vale, puoi farcela, anche se dovesse essere pesante, è talmente breve ed economico…  E così l’ho acquistato, della serie mal comune mezzo gaudio! Dai non ridete, è andata proprio così… E per fortuna perché, adoro questo libro, uno dei miei best in assoluto, come Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento, il protagonista.  Novecento, facciamo prima, è un personaggio enigmatico, ma pieno di fascino. E’ stato abbandonato da bambino su una nave, in particolare su un pianoforte che diventa il suo alter ego, un’emanazione della sua poliedrica personalità. E’ un tutt’uno con lo strumento, cullato dalla sua musica e dalle onde del mare. Novecento sta alla musica come io ai libri e alla scrittura. Le note sono il suo universo, la sua casa, il suo respiro e il suo riposo. Come dice lui stesso- Dentro quei tasti infinita è la musica che puoi fare…Questo a me piace, questo lo posso vivere-. E leggendolo ho sognato di sentire la melodia che scaturisce dalle sue mani, e che rivela la poesia che ha dentro di sé. Una poesia che parla di mare, di speranza, di idee, di sentimenti, di profumi, di colori, di sapori, di luoghi, di persone, di vita… Sì di tutte quelle vite che ha incontrato sulla nave, che ha fatto proprie, e che sono rimaste conquistate dalla sua musica e da lui, esattamente come me. Sì perché Novecento rimane fino all’ultima pagina fedele a se stesso, non scendendo mai dalla nave. Per me questo non è mancanza di coraggio, ma affermazione della sua personalità, della sua vera essenza.

Ci vuole coraggio ad accettarsi così come si è e ad affermare la propria originalità in un mondo di cloni…

Vibrante e coinvolgente! Le pagine scorrono sotto gli occhi, le parole scivolano sotto le dita, si consumano in un battibaleno.

Fertilizzante emotivo allo stato puro.

Da divorare e rileggere più e più volte.

Standing ovation per Baricco stavolta!

E fidatevi, lasciatevi ammaliare da questo piccolo capolavoro!

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