LA BAMBINA DI VETRO / BEATRICE ALEMAGNA (Topipittori, 2019)

Brillava, scintillava, si confondeva con gli oggetti, cambiava colore al tramonto e sotto il sole si trasformava in mille riflessi

Colpo di fulmine presso lo stand di Topipittori a Più Libri Più liberi 2021!

Quest’albo doveva essere mio a tutti i costi, perché racconta una storia che sfiora l’anima.

Gisèle, la protagonista, è una bimba non in carne ossa come tutte, ma di vetro.

Lei appare così: nuda, diafana, con due grandi paia di occhi, contornata solo di blu.

E’ talmente pura e trasparente che chiunque può leggere attraverso di lei pensieri, gioie, ansie, paure.

E’ un libro aperto e per questo motivo è molto fragile e diversa da tutti.

Questa sua diversità spaventa, tanto che viene allontanata, perché la verità fa male, e lei scappa via.

Fugge non solo dagli altri, ma soprattutto da se stessa.

Il fluire delle sue emozioni scorre sulle pagine come tanti collage realizzati a matita e a inchiostro di china blu dalla magistrale Beatrice Alemagna.

Il blu, il bianco e la carta velina sono predominanti in questa storia poetica in cui si fondono soggetto lettore e oggetto libro. Impossibile non immedesimarsi!

E’ uno scrigno cui tutti dovremmo attingere, anche per realizzare dei laboratori con i bambini e invitarli a costruire la propria carta d’identità emotiva senza aver paura di mostrare quanto siamo diversi – e MENOMALE- o peggio vergognarsi per questo.

Gisèle mi ha preso per mano ricordandomi che diventare ciò che non esiste condanna al fallimento, che bisogna sostenere e amare, includendo il pacchetto difetti, la parte più vera di noi, fregandocene di chi si prende gioco di lei.

Come canta il mio idolo di sempre Jovanotti:- Mormora la gente mormora, falla tacere praticando l’allegria. –

Già perché la maggior parte dei pettegolezzi o della maldicenza non è che invidia mascherata.

Credo, infatti, che Gisèle ne abbia suscitata tanta: nessuno è capace di splendere di mille riflessi alla luce del tramonto come lei.

Ma la sua storia com’è terminata?

Eeeeh leggete, leggete e buona scoperta a tutti.

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