Quel profumo di carta e di magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare… Carlos Ruiz Zafòn

Cari Librincantevoli questa foto rappresenta un frammento importantissimo di me: la passione per i libri antichi – manoscritti e prime edizioni a stampa. –

Più o meno in seconda media il mio insegnante d’italiano durante una lezione abbastanza soporifera su Petrarca, ha spiegato che il poeta chiedeva spesso ‘in prestito’ ai monasteri libri rari per poterli leggere e ricopiare che poi raramente restituiva (se fosse stato un mio utente, allo scadere del termine sarebbe stato tempestato di telefonate, ma per sua e nostra fortuna nel Trecento non funzionava così).

A quel punto il prof. ha iniziato a parlare della trasmissione dei testi antichi e di com’erano confezionati, riuscendo finalmente a catturare la mia attenzione!

E Zac, folgorata come San Paolo sulla via di Damasco, passatemi il paragone!

Così, dopo aver letto molto sull’argomento e aver visto diversi film tra cui ‘Il nome della rosa’, ho deciso che da grande sarei diventata un topo di biblioteca!

Ho frequentato, quindi, una delle università più quotate in materia di libri antichi e, dopo la laurea, ho proseguito per altri tre anni in quella direzione per poi trasformare la mia passione in lavoro.

Non so rendere l’idea a parole, ma ogni volta che ho tra le mani un libro antico, non vedo solo l’oggetto, ma io avverto la sua storia. Mentre lo sfoglio, lo leggo, io vivo, vedo tutto ciò che leggo come se mi trovassi veramente lì.

Ricordo ancora l’emozione quando mi sono trovata face to face per la prima volta con i manoscritti musicali dell’abbazia di Montecassino: il piacere di sfiorare le pagine con le dita, accarezzare i bulbi piliferi della pergamena, ah che poesia!

Stessa cosa succede quando sfioro le filigrane dei manoscritti cartacei!

Che meraviglia ammirare la purezza dei colori delle iniziali decorate, la perfezione delle miniature che incorniciano le pagine – figuriamoci poi per me che sono incapace a disegnare -, la storia che si nasconde dietro alle singole mani che hanno copiato pazientemente il testo!

O piuttosto immaginare le botteghe artigianali che hanno prodotto questi tesori, il lavoro del torchio nelle righe dei testi a stampa, la bellezza dei caratteri, dell’impaginazione, delle incisioni, delle preziose legature e la freschezza delle carte nonostante macchie o danni di vario genere.

Che artisti, mi tremano le gambe mentre scrivo!

Nel 2016 abbiamo organizzato presso la sede del Fondo Antico della mia biblioteca una mostra che attraverso l’esposizione di alcuni frontespizi ha percorso le tappe fondamentali della storia del libro antico.

Con mia grande sorpresa l’evento ha riscosso un successone!

Del resto, come dico sempre, i libri creano ponti non solo tra realtà e finzione, ma anche tra presente e passato, addetti ai lavori e profani attraverso ex libris, note di possesso, annotazioni manoscritte.

Io per esempio non vedo l’ora di tornare a Montecassino per ammirare il manoscritto 512 della Divina Commedia con a margine le note di Pietro Alighieri, proprio il figlio di Dante, e perché no, immaginare di assistere alle sue correzioni!

Forse posso sembrare un po’ folle, ma per tutte queste ragioni non ho potuto fare a meno di farmi fotografare in ‘my place’ tra i miei amati libri quando mi sono sposata.

Questa sono io, questa è la mia passione, questo per me è incanto, pura magia!

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