(Bao Publishing, 2021)
Io e te non saremo mai ‘soltanto’ noi due. Mai ‘per sempre’ noi due. ‘Per sempre’ mai noi due. Sempre ‘mai’.
Avete presente la canzone ‘La costruzione di un amore’ di Ivano Fossati?
Calzerebbe a pennello come colonna sonora di questo graphic novel dalla prima all’ultima pagina e viceversa.
Sì perché questo fumetto, che racconta della storia d’amore fuori dal comune tra Zeno e Ana, può essere letto o, come ho fatto io, dal capitolo venti che segue immediatamente il frontespizio, anche se rappresenta la conclusione, o dal primo, posto esattamente in fine.
Ora non ridete, ma io mi sono accorta della faccenda quando stavo per terminare la lettura… Sì lo so dovrei darmi una svegliata, tanto più perché non facevo che commentare:- Caspita quanti salti temporali, avanti e dietro cha cha cha, dietro avanti cha cha cha, capirò qualcosa?-.
Ebbene sì, tutto e il suo contrario!
Della serie cambiando gli ordini degli addendi, il risultato non cambia. Si può tranquillamente decidere dove cominciare la lettura, una vera genialata di Jordi Lafebre.
Un racconto sorprendente in un crescendo di colpi di scena, mai fumetto è risultato per me così accattivante (non sono un’estimatrice del genere).
I protagonisti, poi, non potrebbero essere più diversi: Zeno, libraio, eterno studente e marinaio dai piedi fatti per percorrere questa terra volando; quelli di Ana, al contrario, pragmatico sindaco per un’intera vita del proprio paese, hanno bisogno di restare ancorati al suolo.
Due poli opposti come nell’omonimo film con Luca Argentero e Sara Felberbaum che, come insegnano le leggi della fisica, sono destinati ad attrarsi e a incontrarsi per caso, una volta sola, ma sufficiente a stravolgere le loro vite.
Un amore extraordinario e mai mieloso, dominato dalla forza dirompente della congiunzione ‘nonostante’ e dall’avverbio ‘mai’.
Sì perché come scrive Zeno in una delle tante lettere per Ana:
- Io e te non saremo mai ‘soltanto’ noi due.
Mai ‘per sempre’ noi due.
‘Per sempre’ mai noi due.
Sempre ‘mai’.
Divisi dall’infinito, uniti dall’orizzonte. Là dove due rette parallele finalmente s’incontrano.
Un giorno, forse, per sempre.
Come finirà? Leggete, leggete, leggete.
Grazie Marila per avermi fatto scoprire questa chicca, ti sono debitrice (pacchi di friselline di ogni genere a vita!)
