«Cresceranno, invecchieranno e moriranno, come tutti», disse asciugandosi gli occhi.
«Almeno però adesso sono nelle mani di Dio, non in quelle del Diavolo.».
Mi sono catapultata in libreria ad acquistare Glenn non appena letto dell’ultima uscita su Illibraio.
Leggendo però sono rimasta un po’ perplessa perché mi aspettavo tutt’altro, a cominciare dal titolo e spulciando qua e là l’abstract.
Due bambine, anzi due sorelline, Elisabeth e Victoria, vengono misteriosamente rapite insieme ai genitori dalla loro villa in Calabria e, dopo quattro anni…
Puff, magicamente ricompaiono senza essere cambiate di una virgola – questa è la cosa più sconvolgente e la miccia che fa innescare la vicenda narrativa.
In prima battuta ho pensato si trattasse di un romanzo di fantascienza, al che mi sono detta:- Cara Vale, sono dolori, come lo manderai giù fino alla fine?! –
Poi la storia, che si svela a poco a poco come i pezzi di una matrioska, ha preso tutt’altra piega.
Quella di un thriller mozzafiato, in cui s’intrecciano scienza, religione, drammi personali, capace di tenere il lettore incollato alle pagine solo per capire il nocciolo della questione.
Purtroppo, la suspense viene infranta in un finale che definire scontato, è una carineria, liquidato, insomma, in quattro e quattr’otto, ma si può?!
Forse Glenn sta perdendo un po’ di mordente.
Per carità, buoni i dialoghi, stupende le descrizioni, specie quelle della Calabria e del suo mare – ho sognato di trovarmi lì- bene la psicologia dei personaggi, anche se io avrei approfondito molto di più quella del cattivo di turno, di cui non rivelo il nome.
E’ , probabilmente, la figura che mi ha più incuriosito e che mi ha letteralmente spiazzato.
Perché?
Leggete il libro, ma fatelo, vi prego senza pregiudizi.
Sì perché si tratta di un qualcosa di diverso da tutto quello che Glenn ha scritto fino ad ora.
Certamente sta cercando di rinnovarsi, ma sul podio ci sono La biblioteca dei morti, Il libro delle anime e Il marchio del diavolo, rispettivamente medaglia d’oro, d’argento e di bronzo nella mia ideale classifica dei Best Sellers di Cooper.
Lo promuovo comunque con un sette.
Per chi ama i gialli.
Per chi è in cerca di qualcosa di diverso, specie nei pomeriggi piovosi, sorseggiando del the o una buona cioccolata.
Buona lettura a tutti
