Il punto non è fare di tutto per essere accettati, ma accettare ciò che rende diverso ciascuno di noi
Ci sono dei libri straordinari nella loro semplicità. Libri bollati, a torto, genericamente per ragazzi, portatori di storie universali, per ogni età.
Imperfetta, consigliatomi dalla mia amica e collega Marila, è uno di questi.
Frutto dell’omonimo cortometraggio che racconta la romantica storia d’amore di Andrea, la protagonista, che a causa di un naso un po’ troppo grande si ritiene imperfetta, difettosa, inadeguata e quel che è peggio, sbagliata. Dopotutto chi non lo è mai stato, per un motivo o per un altro? Io per esempio che per anni mi sono sentita una ‘marziana’ per la mia carnagione pallida (fototipo due solo grazie a occhi e capelli scuri). Sì niente abbronzatura (chi è mai costei?!), stato di latticino perenne, salvo diventare un crostaceo rosso acceso senza protezione adeguata e pagare le conseguenze a caro prezzo.
Nonostante questo per anni, e devo dire anche ora, persone a me vicine ogni estate puntualmente rimarcano questa mia diversità, anzi questa MIA CARATTERISTICA, TIE’!
La cosa peggiore però è che per tanto tempo, proprio come Andrea, sono stata io a etichettarmi come sbagliata, brutta e a permettere agli altri di punzecchiarmi …
Poi ho pensato che in altre epoche la mia carnagione tanto delicata sarebbe stata considerata un vanto e per alcune culture che, a differenza della nostra, ritengono pericolosa l’esposizione al sole, lo è tuttora.
Come canterebbe Jarabe de Palo:- Dipende da che dipende, da che punto guardi il mondo tutto dipende-.
Eh già … Quanta fatica inutile a combattere le proprie insicurezze e l’ignoranza altrui. Non si può e non si deve piacere a tutti, per cui ho iniziato a riderci su e tutto è andato bene.
Sono sempre imperfetta per un’infinita serie di motivi, ma è proprio il mio ‘pallore cadaverico’ a rendermi Valentina e non Francesca, Anastasia, Giorgia etc.
È proprio il nasone a rendere Andrea Speciale e Unica e a farle conquistare, alla fine, la vera felicità.
Del resto come scrive Enrico Galiano:- I difetti sono solo pregi cui qualcosa è andato storto!
Contro ogni pregiudizio e ogni stupida omologazione.
Un superbo albo dalle immagini a colori vividi che gridano per bocca di Andrea:- Perché cercare di essere ordinari quando possiamo essere … STRAORDINARI?
Come ha scritto il grande Thoreau:- Se un bambino – io aggiungerei, un adulto- non ha lo stesso passo dei suoi compagni è forse perché sente un diverso tamburo. Lasciatelo camminare sulla musica che sente, quale che sia il suo ritmo-.
Perché diversità è sinonimo di rispetto e libertà.
Perché, come diceva, Marilyn Monroe IMPERFEZIONE E’ BELLEZZA!
Buone imperfezioni a tutti voi, Librincantevoli!