L’altra donna del Re – Philippa Gregory (Sperling & Kupfer, 2005)

‘‘Sarai la mia dama di compagnia’’, rispose Anna, tutta dolcezza. ‘‘Sarai l’altra donna del re.’’

Dopo aver visto la trasposizione cinematografica del libro, ho deciso di leggerlo durante lo scorso lockdown senza farmi spaventare dalla mole, un mattone di ben 655 pagine, che non ha deluso affatto le mie aspettative. Sì perché la storia delle sorelle Maria e Anna Bolena (proprio Lei) scivola leggera tra le dita per arrivare dritta al cuore con un’intensità davvero travolgente e, a tratti, disarmante.

Le due protagoniste non potrebbero essere più diverse: Maria è bionda, bella come un angelo, mite,
dolcissima, sottomessa al volere della famiglia, che, appena dodicenne, la dà in sposa a un nobile molto più grande di lei, per poi spingerla senza troppi complimenti tra le braccia del re, Enrico VIII.

Anna, invece, è l’esatto opposto: bruna, affascinante, straordinariamente indipendente per l’epoca,
maliziosa, colta, seducente, spregiudicata, ribelle al punto da mettere davanti a tutti se stessa, talmente
egoista da essere disposta a qualsiasi cosa pur di ottenere il proprio tornaconto.

Sì, per diventare regina Anna vende se stessa, rinuncia alla propria anima, va contro la sua stessa famiglia,
per poi rimanere con un pugno di mosche e perdere la vita.

Con il tempo capirete, miei Librincantevoli, che per carattere non amo le prime donne, ma gli eterni
secondi, gli emarginati solo parzialmente, quelli che alla fine vincono senza caciara, baccano e quant’altro,
che rimangono SEMPRE fedeli a se stessi e d è proprio questo che li porta a riscattarsi.

Quindi va da sé che non ho potuto fare altro che parteggiare per Maria dalla prima all’ultima pagina del
libro!

Sì, Maria che, dopo essere stata fatta fuori senza troppi complimenti da Anna e relegata al rango di sua
dama di compagnia, non solo trova il vero amore, ma riesce ad avere la vita che ha sempre sognato e
meritato, una vita decisa da lei e non imposta da altri, una vita fatta di semplicità e di grande coraggio.

Quale?

Leggete il libro!

Scommetto che, molti e, soprattutto molte di voi, parteggeranno per l’altra Bolena proprio come me e,
forse, proveranno disgusto per il re, troppo spregiudicato, troppo umorale e lunatico, troppo di tutto e alla
fine pietà per la povera Anna (sì la poveretta è proprio lei, altro che regina dei miei stivali!).

Odio e amore, buio e luce, realtà e finzione, storia e mito s’intrecciano nel racconto dell’altra Bolena.

Una prospettiva rivoluzionaria, quella dell’altra donna del re, di Maria.

Una storia lontana dalle pagine di storia ufficiali.

Una storia che dà voce agli ultimi, ai diversi.

Una storia che celebra la libertà di scelta e che fa riflettere su quanto noi donne oggi abbiamo conquistato!

Una storia per i sognatori e per chi ama stare dietro le quinte lasciando, comunque, il proprio segno…

Buona lettura a tutti e a tutte…

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